5 Apr
2021Anche uno scrittore ha bisogno di sostegno, pratico, psicologico, emotivo. Pensate a un autore professionista, chiamato a rispettare le scadenze imposte dalla casa editrice e dalle urgenze commerciali. Provate a immaginare cosa possa significare dover produrre opere di qualità, interessanti e attrattive, mentre sulla testa pende la Spada di Damocle del tempo, inesorabile, che erode energie e serenità. No, non è facile per nessuno, neppure se sei un professionista, neppure se è ciò che fai, da sempre, per vivere.
Come si tiene a bada questo tipo di stress? Certo, esistono diverse tecniche di scrittura o di gestione dell’ansia che possono aiutare, e molto, al raggiungimento dell’obiettivo, ma la verità è che, a volte, serve un aiuto esterno. E chi può fornire questo tipo di aiuto? La risposta è: il writer coach.
In Italia, la figura del writer coach si sta facendo strada negli ultimi anni, anche se tuttora viene spesso confusa con quella dell’editor. Se però spostiamo l’attenzione oltre i confini nostrani, scopriamo facilmente che si tratta di un ruolo che esiste da anni, anzi, da decenni. Il writer coach è il professionista che accompagna l’autore in tutte le fasi del suo processo creativo e di scrittura, fornendo un supporto sia di natura concettuale che morale. Possiamo dunque definire il writer coach come una sorta di mentore dell’autore, una persona razionale, lucida e con una forte propensione alla gestione delle situazioni.
Non c’è dubbio che un writer coach debba possedere spiccate competenze letterarie. Egli infatti fornisce suggerimenti, spunti e riflessioni nel merito del testo, propone interpretazioni sull’opera, consiglia soluzioni per superare le fasi di impasse e permette al suo assistito di non farsi sopraffare dal proverbiale blocco dello scrittore.
Parallelamente, si tratta di una figura dalle forti attitudini caratteriali e possiede una personalità carismatica, votata al problem solving. Il writer coach, infatti, è colui o colei che sorregge lo scrittore, lo motiva a non abbattersi nei momenti di scoramento e alimenta la sua ispirazione in quelli di entusiasmo.
Nel corso della sua carriera, un writer coach si interfaccia con diverse tipologie di autore, ognuno con le proprie peculiarità e le sue caratterizzazioni. Capite da voi, dunque, che non esiste un approccio universale a questo tipo di ruolo. Semmai, risulta fondamentale che egli sia dotato di una forte empatia: cruciale, infatti, è che il writer coach sia in grado di creare un rapporto di fiducia e di complicità con il proprio ‘cliente’, che sappia comprendere le sue fragilità anche quando non vengono dichiaratamente manifestate e che sappia essere comprensivo o risoluto, a seconda delle situazioni e del proprio interlocutore.
Non esiste un percorso unico che permette di intraprendere la carriera del writer coach. Certamente, tale figura ha maturato un’esperienza solida nel campo dell’editoria e conosce profondamente i processi editoriali, sia dal punto di vista della composizione del testo e sia sotto il profilo commerciale. Al contempo, è un professionista che ha sviluppato competenze nell’ambito della formazione personale, coltivata tramite corsi, master ed esperienze sul campo. Infine, importante per il mestiere del writer coach è l’attitudine personale, che deve essere contraddistinta da risolutezza, abilità nella gestione delle emozioni e da una forte propensione per il multitasking.
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