self publishing

23 Giu

2021

Self Publishing: una risorsa, ma con molte criticità

  • Guide e consigli

Il mondo dell’editoria odierno è decisamente più sfaccettato e vario rispetto anche solo a pochi anni fa. Il fattore che ha fatto la differenza è stato certamente internet: il mondo digital ha infatti aperto a nuove interessanti opportunità per autori professionisti e non che intendono avviare propri progetti nell’ambito librario: in questa ottica, la risorsa più nota e diffusa è certamente quella del Self Publishing, ovvero l’autopubblicazione.
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Vi siete mai chiesti se l'autopubblcazione è veramente la soluzione migliore per i tuoi libri?
Noi lo abbiamo fatto e vi spiegheremo pregi e difetti.



Self Publishing: che cos’è

Il self publishing - definito in italiano anche autopubblicazione o autoedizione - consiste nella pubblicazione di un libro o di altre tipologie di prodotti editoriali da parte di un autore, senza l’ausilio di una casa editrice. Con il self publishing, dunque, l’autore gestisce in totale autonomia l’intero processo di produzione del manoscritto e la sua promozione.



Come funziona il self publishing

Il fenomeno dell’autoedizione è esploso grazie al web e ai servizi editoriali che internet è in grado di proporre agli utenti che desiderano provvedere in autonomia alla pubblicazione di una propria opera. Con il self publishing, l’autore si fa carico dell’intero processo editoriale: egli deve provvedere alla sua impaginazione, allo sviluppo della copertina, alla correzione del testo e alla gestione della fase promozionale online e offline. In questo modo, egli può svincolarsi dalle linee guide e dalle policy dell’editore, assumendo in modo del tutto personale e libero tutte le scelte grafiche, comunicative e commerciali.



Gestire un progetto in Self Publishing

Solitamente, coloro che scelgono la via del self publishing fanno ampio utilizzo di servizi disponibili online e di professionisti di svariati settori: tool per l’impaginazione grafica, servizi di stampa digitale, freelance che gestiscono la correzione del testo, grafici che sviluppano la copertina, ecc. La pubblicazione di un libro è un’attività complessa e risulta pressoché impossibile - o quantomeno improbabile - che un autore sia in possesso di tutte le competenze e le capacità per gestire in totale autonomia un progetto di quel tipo.



Non è tutto oro...

Bisognerebbe chiedersi: perché un autore sceglie di intraprendere un percorso di autopubblicazione?. Una delle ragioni principali sta nella mancanza di volontà di cooperare con una casa editrice; in altri casi, nessun editore dimostra interesse per l’opera, spingendo così l’autore a procedere in autonomia. Non è raro, però, che l’autore scelga di intraprendere un percorso in solitudine senza neppure provare a proporre il proprio testo a un editore competente, talvolta anche a causa di una serie di pregiudizi basati più sul sentito dire che su reali informazioni acquisite in prima persona.
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I servizi delle case editrici

Una casa editrice che sceglie di investire in un’opera è in grado di mettere a disposizione dell’autore un set di servizi, competenze e strumenti che molto difficilmente un privato è in grado di acquisire in prima persona. Sapete quante figure professionali cooperano nella pubblicazione di un elaborato? Tantissime! Ogni step della pubblicazione, infatti, è gestito da molteplici operatori, ognuno esperto nel proprio ambito: c’è il curatore che per primo visiona l’opera e stabilisce se valga la pena credere nel testo, il correttore di bozze, il grafico - che gestisce sia l’impaginazione che l’elaborazione della copertina - per non parlare dei mezzi tecnici indispensabili per realizzare la stampa delle copie.

La realizzazione materiale del libro non rappresenta certo lo step finale: è qui che subentra il team di marketing e comunicazione: l’opera deve essere pubblicizzata attraverso ogni mezzo dell’online e cartaceo: e allora ecco che diventano imprescindibili i professionisti del web, gli organizzatori eventi, gli addetti stampa (e un professionista di digital Pr che cura le relazioni con la carta stampata e del digitale). Le presentazioni, poi, rappresentano una risorsa imprescindibile per promuovere il libro: è necessario disporre di sedi adatte ad accogliere gli eventi, un relatore che conduca la presentazione, una squadra di tecnici che assicuri l’affluenza di pubblico.

Tutte queste attività possono sembrare complicatissime per chi non sa come muoversi nel settore, ma sono il pane quotidiano per le case editrici, che sono in possesso dei mezzi tecnici, delle strumentazioni, delle relazioni e del know how necessari per assicurare il successo dell’opera.

Vale la pena di investire nel self publishing? Se la tua risposta è “No”, ti consigliamo di contattarci: inviaci la tua opera, affidala ai professionisti!

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